Molte persone, ancora oggi, utilizzano comunemente alcol etilico o alcol denaturato per disinfettare ferite o per la pulizia di superfici domestiche. Questo comportamento, però, merita una riflessione approfondita alla luce delle attuali evidenze scientifiche e delle linee guida mediche più aggiornate. Nonostante l’alcol sia stato per decenni uno dei disinfettanti più diffusi nelle case italiane, la medicina moderna ne sconsiglia fortemente l’uso sulle ferite cutanee a causa degli effetti collaterali e dei pericoli che comporta sia per la guarigione sia per la prevenzione delle infezioni.
Perché l’alcol non è adatto alla disinfezione delle ferite
L’applicatione di alcol al 90% o “rosa” direttamente su lesioni della pelle è una pratica che la comunità scientifica considera superata e potenzialmente dannosa. Sebbene l’alcol sia estremamente efficace nell’abbattere i batteri sulla cute integra, la sua azione aggressiva crea diversi effetti negativi quando utilizzato su tessuti lesionati:
- Danneggiamento dei tessuti vivi: L’alcol non distingue tra cellule sane e agenti patogeni: la sua azione distruttiva colpisce indiscriminatamente entrambi. Questo comporta la morte delle cellule epiteliali coinvolte nella guarigione, con un rallentamento della cicatrizzazione e un forte aumento del rischio di cicatrici permanenti .
- Dolore intenso: Sulla ferita, soprattutto se profonda, l’alcol provoca un bruciore acuto per via dell’effetto irritante sui nervi esposti, rendendone l’applicazione spesso insopportabile .
- Compromissione del processo di guarigione: Studi recenti evidenziano che l’uso di alcol favorisce la comparsa di infezioni secondarie e prolunga i tempi di chiusura delle ferite, perché compromette la formazione dei tessuti di granulazione .
Per tutte queste ragioni, i medici ribadiscono che l’alcol non deve mai essere impiegato sulle ferite, neanche per brevi periodi o piccole escoriazioni. Il suo impiego è invece riservato alla disinfezione della cute integra, come per la preparazione della pelle prima di una iniezione.
L’alcol denaturato è più dannoso che efficace
L’utilizzo dell’alcol etilico denaturato, spesso chiamato semplicemente “alcol rosa”, è diffuso non solo per la disinfezione delle ferite, ma anche come detergente per superfici domestiche.
Benché abbia una certa efficacia nella rimozione di sporco e grasso e nella riduzione di alcuni batteri su superfici dure, la sua attività antimicrobica è “media” e ha scarsa efficacia sulle spore. Non elimina tutti i germi potenzialmente pericolosi e va quindi usato solo quando specificato sulle confezioni per il tipo di superfici e di patogeni .
Effetti negativi sulla salute
Oltre ad essere inefficace sulle ferite, l’alcol può risultare pericoloso anche se usato in ambienti chiusi e in grandi quantità, esponendo a rischi quali:
- Irritazione delle mucose e delle vie respiratorie;
- Mal di testa e nausea;
- Vertigini e stanchezza;
- Problemi di concentrazione e, in casi estremi, danni al nervo ottico .
Si raccomanda quindi di aerare bene gli spazi durante le pulizie e di usare guanti protettivi se si manipola alcol in modo prolungato.
Disinfettanti più sicuri ed efficaci per le ferite
Il concetto fondamentale nella cura della pelle lesa è disinfettare senza danneggiare i tessuti. Occorre quindi orientarsi verso disinfettanti cutanei che abbiano un buon effetto antimicrobico ma bassa tossicità locale. Tra i più consigliati dalle società scientifiche compaiono:
- Clorexidina: È uno dei migliori disinfettanti per uso topico, caratterizzato da un ampio spettro d’azione battericida e da una tossicità molto bassa per le cellule della pelle. La clorexidina è efficace anche a concentrazioni ridotte, mantiene una prolungata attività antibatterica e minimizza il rischio di reazioni dolorose . L’unica criticità è la possibile insorgenza di reazioni allergiche nei soggetti predisposti.
- Soluzioni a base di iodopovidone: Spesso utilizzate in ambito ospedaliero, offrono un’eccellente protezione contro la maggior parte dei microrganismi. Anche queste soluzioni risultano adatte alla disinfezione di ferite superficiali .
- Perossido di idrogeno (acqua ossigenata): Efficace come antisettico e meno irritante dell’alcol etilico, è particolarmente indicata per ferite superficiali o per rimuovere detriti dalle abrasioni .
- Benzalconio cloruro e altri antisettici specifici: devono essere scelti seguendo le indicazioni riportate sulle confezioni e secondo le raccomandazioni del professionista sanitario .
Prima di applicare qualsiasi disinfettante, è consigliabile lavare la ferita con abbondante acqua corrente per rimuovere sporco e batteri senza traumatizzare il tessuto. Solo successivamente si dovrebbe scegliere il prodotto più adatto, evitando gli antisettici troppo aggressivi.
Alcol e superfici: considerazioni sull’efficacia reale
Disinfettare le superfici domestiche con l’alcol è una pratica comune, ma la sua reale efficacia dipende da diversi fattori. Gli alcol etilico e isopropilico in concentrazioni sufficientemente elevate (oltre il 60-70%) sono in grado di abbattere la maggior parte di batteri e virus presenti su superfici non porose. Tuttavia, non sono efficaci contro le spore batteriche, muffe e alcuni virus non rivestiti .
Per ottenere una reale disinfezione delle superfici, è essenziale:
- Seguire le indicazioni sulle etichette dei prodotti;
- Lasciare agire l’alcol per almeno 30 secondi-1 minuto sulla superficie;
- Utilizzare prodotti specifici se si cerca la rimozione di agenti patogeni particolarmente resistenti (ad esempio negli ambienti sanitari).
In casa, l’alcol può essere sufficiente per la pulizia di maniglie, piani di lavoro, scrivanie e altri oggetti comunemente toccati, purché usato con attenzione e senza esagerare con le quantità.
Attenzione però: non tutti gli alcolici per uso domestico sono egualmente efficaci. Molti prodotti venduti come “detergenti” a base di alcol hanno concentrazioni troppo basse per assicurare una disinfezione completa di batteri e virus. Inoltre, la loro azione è limitata nel tempo, e non proteggono da nuovi contaminanti che si depositano successivamente.
Quando si tratta di disinfezione professionale, come in ambito clinico o laddove sia richiesto un controllo rigoroso dei germi, è spesso necessario ricorrere a disinfettanti specifici destinati a quel preciso uso e testati per le esigenze del settore.
Infine, va sempre ricordato che l’alcol, pur essendo un buon alleato per la pulizia rapida e la prevenzione di molte infezioni superficiali domestiche, non rappresenta una soluzione universale né per la cura delle ferite né come presidio assoluto contro tutti i patogeni. Una scelta consapevole dei prodotti e un utilizzo rispettoso delle indicazioni sono fondamentali per la tutela della salute personale e collettiva.