Bonus affitto 2025: ecco la soglia di reddito esatta per ottenerlo e come richiederlo

Il Bonus Affitto rappresenta una delle agevolazioni fiscali fondamentali per chi vive in locazione, in particolare per famiglie a basso reddito, giovani under 31 e specifiche categorie soggette a disagio economico. Ogni anno il governo aggiorna la soglia di reddito e i requisiti per accedere a questa misura. Per il 2025, sono state introdotte alcune novità rilevanti che rispondono alle esigenze dei cittadini più colpiti dall’aumento dei costi abitativi. In questa guida vengono presentate le soglie di reddito esatte per ottenere il bonus, i dettagli riguardanti le diverse tipologie di agevolazione e le istruzioni su come procedere con la richiesta.

Le soglie di reddito per il Bonus Affitto 2025

Per il 2025, il bonus affitto ordinario è destinato a chi vive in una casa con regolare contratto di locazione e che dichiara un reddito inferiore a 30.987,41 euro. Sono previste due fasce principali:

  • chi ha un reddito inferiore a 15.493,71 euro riceve una detrazione fissa di 495,80 euro in sede di dichiarazione dei redditi;
  • chi invece possiede un reddito annuo compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro ha diritto a una detrazione fiscale ridotta, pari a 247,90 euro.
  • Per i nuclei che superano i 30.987,41 euro di reddito, non è prevista alcuna detrazione relativa al bonus affitto.

La soglia di 15.493,71 euro rimane il punto di riferimento fondamentale, sia per le famiglie che per i singoli cittadini, non configurandosi come un valore ISEE, ma come il reddito imponibile dichiarato annualmente.
Per la categoria dei giovani under 31, esiste una detrazione dedicata, sempre riferita alla soglia di 15.493,71 euro, che consente una detrazione pari al 20% del canone annuo, fino a un massimo di 2.000 euro all’anno per i primi quattro anni del contratto di locazione. Questa misura, introdotta con la Legge di Bilancio 2022, si conferma anche per il 2025 e favorisce l’autonomia abitativa dei giovani, incluso il trasferimento di residenza (detrazione fiscale).

Il contributo affitto collegato all’Assegno di Inclusione

Oltre al bonus fiscale tradizionale, per le famiglie in situazione di fragilità economica è previsto il contributo affitto, collegato all’Assegno di Inclusione (Adi). Nel 2025 la
soglia ISEE per accedere all’Adi è fissata a 10.140 euro, con un limite di reddito familiare a 6.500 euro. Per i nuclei composti da persone di età pari o superiore a 67 anni o con disabilità grave, la soglia sale a 8.190 euro, da moltiplicare per il parametro della scala di equivalenza familiare. In questo caso, l’integrazione per il contributo affitto può arrivare fino a 3.640 euro (1.950 euro per disabili e over 67) ed è destinata a chi risiede in una abitazione in locazione con regolare contratto registrato.

Requisiti aggiuntivi per il contributo Adi

  • Residenza nel territorio italiano.
  • Valore ISEE come dichiarato nella DSU, aggiornato al 2025.
  • Contratto di locazione regolarmente registrato.

Questa misura mira a fornire un sostegno aggiuntivo alle fasce più vulnerabili, favorendo la copertura parziale del canone mensile e mitigando il rischio di esclusione sociale, come illustrato dall’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).

Come richiedere il Bonus Affitto 2025

La procedura per la richiesta del bonus affitto 2025 si articola principalmente attraverso la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF), nelle seguenti modalità:

  • Bisogna compilare l’apposito quadro dedicato alle detrazioni per canoni di locazione, inserendo i dati relativi al contratto, all’importo del canone e alle annualità dichiarate.
  • È necessario allegare copia del contratto di affitto regolarmente registrato e le ricevute dei pagamenti effettuati.
  • La detrazione viene riconosciuta direttamente in sede di liquidazione dell’imposta, riducendo l’importo dell’IRPEF dovuta.
  • Se ci sono più co-intestatari del contratto, la detrazione viene ripartita in base alle quote di possesso da ciascun avente diritto.
  • Per i giovani under 31, occorre dichiarare il trasferimento della residenza e attestare il rispetto della soglia di reddito prevista.

Chi beneficia del contributo collegato all’Adi deve invece presentare la DSU per la determinazione dell’ISEE e inoltrare la domanda tramite il portale INPS, seguendo le direttive pubblicate ogni anno dall’istituto di previdenza. In entrambi i casi, la presentazione della domanda deve avvenire entro le scadenze fissate per la dichiarazione dei redditi, mentre il pagamento avviene generalmente a partire dall’estate dell’anno successivo.

Misure speciali per studenti universitari e lavoratori fuori sede

Il bonus affitto prevede specifiche detrazioni anche per studenti universitari fuori sede e per lavoratori costretti a trasferire la residenza per motivi di lavoro. Gli studenti iscritti a corsi di laurea che vivono in città diverse da quella di residenza possono detrarre parte del canone di locazione, sempre nei limiti di reddito previsti.
Per i lavoratori, il trasferimento della residenza oltre 100 km rispetto alla sede di origine rappresenta un requisito aggiuntivo per la detrazione. Le modalità di richiesta restano quelle della dichiarazione dei redditi, con attenzione al contratto registrato e alla conformità alle norme vigenti.

Detrazioni per studenti e lavoratori fuori sede

  • Studenti: detrazione applicabile per i canoni di locazione di abitazioni o stanze singole locate a un massimo di 100 km dalla residenza familiare.
  • Lavoratori: detrazione per chi trasferisce la residenza per motivi di lavoro (minimo 100 km), con reddito entro la soglia prevista.

Queste misure speciali si affiancano alle agevolazioni generali, offrendo un sostegno concreto a chi affronta spese aggiuntive per ragioni di studio o professionalità.

In sintesi, per accedere al bonus affitto nel 2025 è fondamentale rispettare con esattezza le soglie di reddito stabilite, presentare la documentazione necessaria e seguire le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi, o rivolgersi agli enti preposti per le agevolazioni specifiche (Adi). È importante tenere conto che i requisiti possono variare in caso di convivenza, co-intestazione contrattuale e presenza di particolari condizioni di fragilità. Grazie all’aggiornamento annuale dei limiti e degli importi, questa misura si conferma uno strumento essenziale per sostenere la spesa abitativa delle famiglie italiane e dei giovani in cerca di autonomia.

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