Il fenomeno delle chiamate in arrivo da numeri fasulli sta diventando sempre più diffuso e rappresenta una delle principali insidie della moderna telefonia mobile. Spesso ci si trova a ricevere chiamate da numeri che sembrano legittimi, magari con il prefisso della propria città, ma che in realtà sono stati manipolati tramite tecniche di spoofing per occultare la vera identità del chiamante. Questa pratica, che consente ai truffatori di mascherare il proprio numero con uno arbitrario o, peggio, con quello di un ente affidabile, ha reso urgente la ricerca di strategie efficaci per difendersi sia a livello individuale che sistemico.
Che cos’è lo spoofing telefonico e come riconoscerlo
Il phone number spoofing consiste nella falsificazione del numero che appare sul display del destinatario di una chiamata. Attraverso tecnologie relativamente accessibili, cybercriminali e call center senza scrupoli possono mostrare numeri diversi dal proprio reale, inducendo così in errore chi risponde. Questo stratagemma viene frequentemente utilizzato per attuare attività di phishing, truffe bancarie, tentativi di estorsione o proposte commerciali aggressive.
Uno dei segnali più riconoscibili è la ricezione di una chiamata da un numero apparentemente locale o noto, che però si rivela sospetta per il modo in cui l’interlocutore si presenta o per le richieste anomale. In molti casi, addirittura, il proprio numero può essere utilizzato da altri mentre si è del tutto ignari del fatto che stia circolando per scopi fraudolenti.
Per approfondire il concetto tecnico di spoofing, si può consultare la voce spoofing su Wikipedia, che spiega le varianti sia informatiche che telefoniche di questa insidiosa pratica.
Le nuove contromisure e i filtri istituzionali
Negli ultimi anni, le autorità italiane hanno adottato strumenti più avanzati per contrastare le chiamate fasulle. Una delle novità più significative riguarda l’introduzione di filtri anti-spoofing a livello di rete da parte dell’AGCOM, operativi dal 19 agosto 2025. Questi filtri sono progettati per intercettare e bloccare chiamate provenienti da numeri fissi italiani che, invece di originarsi effettivamente dal territorio nazionale, vengono inoltrate da server situati all’estero. Ad esempio, se si riceve una chiamata con il prefisso 06 di Roma o 02 di Milano, ma la comunicazione arriva fisicamente dalla Tunisia o da Hong Kong, il filtro identifica la discrepanza e può bloccarla prima che raggiunga il destinatario.
L’implementazione dei blocchi sulle chiamate da numeri mobili falsi risulta tecnicamente più complessa, in quanto è necessario distinguere tra un vero utente in roaming all’estero e un numero utilizzato per frodi. Per gestire tutti i casi, gli operatori devono verificare in tempo reale se il numero esiste nei database ministeriali e, se del caso, accertare con il relativo operatore se il cliente sia veramente in roaming. Queste azioni avvengono dietro le quinte ma puntano a ridurre drasticamente il fenomeno delle telefonate spoofed e delle truffe correlate.
Tattiche per la difesa personale contro le chiamate spoofing
In attesa che i filtri istituzionali diventino completamente efficaci, ogni utente può mettere in campo una serie di accorgimenti per salvaguardare la propria sicurezza:
- Utilizzare applicazioni anti-spoofing: Esistono diverse app, come Truecaller, Hiya e RoboKiller, che identificano e filtrano in automatico le chiamate sospette o indesiderate, impedendo che raggiungano l’utente. Questi strumenti sono costantemente aggiornati per riconoscere nuovi tentativi di spoofing e telemarketing aggressivo.
- Abilitare i servizi di blocco offerti dal proprio operatore: Le principali compagnie telefoniche italiane, come Vodafone e TIM, offrono servizi aggiuntivi che permettono di bloccare numeri sospetti e proteggere la propria linea da abusi. È consigliabile contattare l’assistenza clienti e richiedere l’attivazione di tali strumenti, spesso inclusi nei pacchetti sicurezza.
- Non rispondere a numeri sconosciuti o sospetti: Una delle pratiche più semplici ed efficaci consiste nell’evitare di rispondere a chiamate provenienti da numeri non salvati in rubrica, specialmente se appaiono insoliti o provenienti dall’estero.
- Non fornire mai informazioni personali o bancarie a chiamanti non verificati: Anche se la chiamata sembra provenire dalla propria banca, dalla polizia o da un altro ente affidabile, è fondamentale non comunicare codici, password o dati sensibili. In caso di dubbio, riagganciare e richiamare il numero ufficiale per confermare l’autenticità.
- Proteggere la segreteria telefonica con una password: Molti truffatori sfruttano segreterie non protette per carpire informazioni aggiuntive. Impostando una password robusta si aggiunge un ulteriore livello di tutela.
Nel caso in cui il proprio numero venga utilizzato da terzi per realizzare truffe tramite spoofing, è opportuno lasciarne traccia presso le autorità competenti come la polizia postale, fornendo ogni dettaglio utile relativo all’incidente.
Denunciare e segnalare: l’importanza della collaborazione
L’azione individuale, pur efficace, non può essere l’unico fronte di difesa: è fondamentale che chiunque riceva chiamate fasulle segnali l’accaduto agli organi preposti. Negli Stati Uniti, ad esempio, è possibile rivolgersi alla FCC o alla FTC; in Italia, il punto di riferimento è la polizia postale, che gestisce le denunce di cybercrime telefonico. Segnalare tempestivamente le telefonate sospette aiuta le autorità a mappare fenomeni in crescita, individuare nuovi metodi di frode e potenziare i sistemi di difesa nazionale.
Nel contesto globale, il fenomeno dello spoofing telefonico è trattato nei dibattiti internazionali sulla sicurezza delle comunicazioni e porta a una costante evoluzione di strumenti normativi e tecnici per la prevenzione e l’identificazione delle chiamate fraudolente.
L’aspetto tecnologico della truffa impone inoltre una formazione continua dell’utente, che deve aggiornarsi sulle strategie di phishing più comuni, diffidare delle pressioni o urgenze trasmesse dal chiamante e valorizzare le opportunità offerte dalle piattaforme anti-frode.
Consigli rapidi e domande frequenti
- Cosa fare se il proprio numero viene usato per lo spoofing?
Informare immediatamente amici e contatti, chiedendo di bloccare temporaneamente il numero. Lasciare messaggi vocali per spiegare la situazione e segnalare l’accaduto alle autorità. - È utile cambiare numero?
Solitamente non è necessario, se le contromisure vengono adottate tempestivamente. Tuttavia, in caso di attacchi ripetuti e su larga scala, questa soluzione può essere valutata insieme al proprio operatore. - Esistono rischi per la privacy?
Sì, attraverso lo spoofing gli aggressori possono ottenere dati personali, informazioni bancarie o carpire abitudini e movimenti; per questo la prudenza è fondamentale e non bisogna mai abbassare la guardia.
L’evoluzione del telemarketing aggressivo, delle truffe internazionali e dello spoofing impone una collaborazione tra istituzioni, operatori e cittadini. Solo integrando la tecnologia più avanzata con una diffusa consapevolezza dei rischi sarà possibile ridurre significativamente l’impatto delle chiamate da numeri fasulli e invertire la tendenza nel tempo.