Gioielli in oro 750? Ecco cosa significa davvero questa sigla e quanto vale

Nel mondo della gioielleria, la sigla 750 rappresenta da sempre un punto di riferimento per chi cerca equilibrio tra pregio, resistenza e valore. Non è raro trovare questo numero inciso all’interno di anelli, bracciali e collane in oro, ma spesso non tutti conoscono il suo significato preciso e l’importanza che riveste, sia dal punto di vista della qualità che del valore economico del gioiello.

Cosa indica realmente la sigla 750

Il numero 750 rappresenta la caratura dell’oro espresso in millesimi, ovvero la quantità di oro puro presente in una lega utilizzata per la creazione di gioielli. In termini pratici, significa che su 1.000 parti della lega, 750 sono costituite da oro puro mentre le restanti 250 parti sono composte da altri metalli, solitamente argento o rame.

In maniera equivalente, questa composizione corrisponde all’oro 18 carati. La caratura esprime quanto oro puro è presente nella lega rispetto al massimo teorico dei 24 carati, che corrisponde all’oro puro al 99,99%. Basta fare una semplice divisione: 18 carati diviso 24, ovvero il 75% di oro sul totale.

La scelta di utilizzare una lega anziché oro puro deriva dal fatto che l’oro al naturale è un materiale estremamente morbido e quindi poco resistente agli urti e ai graffi. L’aggiunta di altri metalli permette di renderlo più durevole e adatto alla lavorazione artigianale, migliorandone anche le opportunità di design senza snaturare il valore del prezioso metallo di partenza.

Composizione e varianti delle leghe 750

La formula chimica dell’oro 750 non è fissa e può variare a seconda dei metalli scelti in lega con l’oro. I più usati sono:

  • Rame: dona tonalità più calde e aiuta la durezza complessiva del gioiello.
  • Argento: contribuisce a rendere l’oro più lucente e ad aumentarne la brillantezza.

Le percentuali possono cambiare per ottenere sfumature diverse, come l’oro rosa che contiene maggiore quantità di rame, oppure l’oro bianco arricchito con argento o altri metalli bianchi come palladio e nichel. Esistono anche leghe più particolari, come l’oro blu, che si ottiene grazie alla presenza di ferro sottoposto a ossidazione termica.

La versatilità della lega 750 permette dunque di soddisfare ogni tipo di esigenza stilistica, pur mantenendo un alto livello di valore intrinseco grazie all’elevata proporzione di oro puro.

Come riconoscere un gioiello in oro 750 e il suo valore

Il riconoscimento dei gioielli in oro 750 è facilitato dalla presenza di una punzonatura, cioè un marchio solitamente visibile in una zona nascosta del gioiello (interno di anelli, chiusure di collane e bracciali). Questo riporta chiaramente il numero 750 e in alcuni casi anche ulteriori simboli che identificano la provenienza della lavorazione artigianale secondo la normativa vigente.

Sul mercato, il valore dell’oro 750 è generalmente inferiore a quello dell’oro puro (24 carati), ma resta comunque molto elevato rispetto ad altre tipologie di leghe. Proprio per il suo pregio e la sua alta purezza, l’oro 18 carati è ampiamente considerato il migliore compromesso tra valore, resistenza e bellezza.

La quotazione dell’oro varia quotidianamente in base alle oscillazioni del mercato. Quando si deve stimare il valore di un oggetto in oro 750, si calcola il peso dell’oro puro effettivamente presente. Ad esempio, se un bracciale pesa 50 grammi, significa che contiene 37,5 grammi di oro puro (50g x 0,75). Il valore di mercato si ottiene moltiplicando questa quantità per la quotazione corrente dell’oro.

Oro 750 rispetto ad altre carature e consigli per chi compra

Rispetto ad altre leghe come il 585 (14 carati,oro al 58,5%) o il 375 (9 carati, oro al 37,5%), la lega 750 garantisce un contenuto di metallo prezioso molto maggiore, risultando più appetibile sia dal punto di vista del valore di rivendita che della durata. L’oro di caratura inferiore, infatti, tende a perdere più rapidamente la brillantezza e può essere soggetto a ossidazione precoce, soprattutto se la lega contiene una percentuale consistente di rame.

Dal punto di vista degli investimenti, il 750 è generalmente preferito quando si desidera acquistare gioielli per uso quotidiano che mantengano un elevato valore ma non siano troppo delicati. Chi invece vuole massimizzare il valore in termini assoluti, opta per l’oro puro in lingotti o monete da 24 carati, pur essendo meno adatti come accessori perché facilmente deformabili.

  • Un gioiello con sigla 750 garantisce quindi autenticità e pregio
  • Offre resistenza ideale per la quotidianità pur mantenendo un’elevata quota di oro puro
  • Ha maggiore valore rispetto a gioielli realizzati in oro a caratura inferiore

Infine, quando si desidera acquistare o vendere un gioiello, è sempre consigliato affidarsi a operatori seri e trasparenti che possano effettuare una valutazione professionale e informare dettagliatamente sulle caratteristiche della lega utilizzata.

Il mondo dei gioielli in oro 750 dunque affascina da secoli per il perfetto connubio di lusso, storia e innovazione: scegliere un pezzo realizzato secondo questi standard significa investire in un oggetto capace di mantenere nel tempo tanto il valore intrinseco, quanto quello affettivo e simbolico.

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