La gestione dei risparmi rappresenta una delle preoccupazioni più sentite dagli investitori privati, specialmente quando si cerca un impiego del capitale che combini sicurezza e rendimento. In un contesto segnato spesso da instabilità sui mercati e da rendimenti incerti, trovare strumenti affidabili per proteggere e valorizzare il patrimonio diventa essenziale. Esistono soluzioni che privilegiano la conservazione del capitale e riducono al minimo i rischi di perdita, pur offrendo un ritorno seppur contenuto: tra queste, un ruolo di primo piano è occupato dai fondi monetari.
Risparmio sicuro: distinzione tra impiego e investimento
Prima di puntare agli strumenti più adatti, è cruciale chiarire la differenza tra impiego del risparmio e investimento. Il primo mira alla conservazione del capitale, senza accettare alcuna possibilità di perdita, mentre investire implica sempre una componente di rischio, anche se minima. Chi non desidera esporsi a rischi di perdita si trova quindi a dover scegliere strumenti molto prudenti, consapevole che in certi casi si limita a un periodo di parcheggio della liquidità anziché a una vera forma d’investimento.
Tra le soluzioni più diffuse per chi vuole contenere al massimo il rischio, si distinguono:
- Conti deposito: strumenti bancari che offrono una remunerazione modesta sulla somma vincolata, garantendo la restituzione del capitale salvo eventi eccezionali sull’istituto.
- Titoli di Stato a breve scadenza (come BOT e BTP): emessi dal governo, offrono un livello di sicurezza molto elevato e una certa prevedibilità del rendimento.
- Buoni fruttiferi postali: prodotti di risparmio garantiti dallo Stato, ideali per chi preferisce la massima tutela e una durata flessibile.
- Fondi monetari: strumenti finanziari collettivi che investono prevalentemente in titoli a breve termine e rappresentano una valida scelta per chi richiede liquidità, sicurezza e una minima, ma costante, redditività.
Fondi monetari: funzionamento e caratteristiche
I fondi comuni monetari, spesso identificati come uno strumento “di parcheggio” per la liquidità, sono veicoli di investimento collettivo che investono principalmente in titoli di Stato a breve termine, obbligazioni di alta qualità e altre attività del mercato monetario con scadenze di pochi mesi o inferiori all’anno. La loro missione primaria è preservare il capitale dell’investitore, offrendo però anche un piccolo rendimento superiore a quello di un semplice conto corrente.
Le principali caratteristiche dei fondi monetari sono:
- Elevata sicurezza del capitale: il portafoglio è composto da strumenti con un elevato rating creditizio, minimizzando il rischio di perdita anche in caso di turbolenza dei mercati.
- Bassa volatilità: grazie alla brevità delle scadenze e alla natura degli strumenti selezionati, il valore delle quote subisce oscillazioni minime, rendendo i fondi monetari adatti anche a chi non vuole esporsi a forti variazioni di mercato.
- Liquidità: è sempre possibile rimborsare le quote del fondo in tempi brevi, risolvendo velocemente le esigenze di disponibilità del capitale.
- Rendimento contenuto ma costante: sebbene i guadagni non siano elevati, i fondi monetari offrono generalmente un ritorno superiore al semplice mantenimento della liquidità non remunerata.
Rispetto ad altre forme di investimento, i fondi monetari sono utilizzati anche come “ombrello” nei momenti in cui i mercati finanziari sono particolarmente volatili e si preferisce rifugiarsi in asset più stabili in attesa di periodi migliori per investimenti azionari o obbligazionari di più lunga durata. In altre parole, permettono di “parcheggiare” il capitale riducendo al minimo sia il rischio che la rinuncia totale al rendimento .
Quali strumenti compongono i fondi monetari?
Le componenti tipiche di un fondo monetario sono:
- Certificati di deposito: strumenti emessi da banche che garantiscono un rendimento fisso su un periodo molto breve.
- Obbligazioni a breve scadenza: titoli di debito con durata tipica inferiore a 18 mesi, selezionati tra emittenti solidi con elevate garanzie di solvibilità.
- Titoli di Stato a scadenza breve: come i BOT italiani, rappresentano la quota più rilevante del portafoglio in virtù della loro liquidità e sicurezza.
- Altri strumenti di mercato monetario: tra cui operazioni pronti contro termine e cambiali finanziarie, tutti caratterizzati da alta liquidità e rischio minimo.
La gestione attiva permette al fondo di modulare il portafoglio in base all’andamento dei tassi di interesse sul breve termine, offrendo un’ulteriore tutela contro i movimenti dei mercati e le scelte di politica monetaria delle banche centrali .
Rendimento e rischi residui dei fondi monetari
Molti risparmiatori si chiedono se questi strumenti siano davvero privi di rischio. In realtà, nessun investimento può definirsi completamente esente da pericoli: esistono soprattutto due tipi di rischio a cui si è esposti anche in questo caso:
- Rischio di credito: legato al possibile default degli emittenti degli strumenti sottostanti, anche se tale eventualità è remota dato il rating elevato dei titoli in portafoglio.
- Rischio di rendimento reale: anche se il valore nominale del capitale resta stabile, l’inflazione può erodere la capacità di acquisto dei risparmi nel tempo, riducendo l’efficacia del rendimento conseguito .
I rendimenti garantiti dai fondi monetari sono generalmente inferiori rispetto a quelli di strumenti obbligazionari di durata superiore o di ETF e fondi azionari, ma risultano superiori rispetto al mantenimento della liquidità infruttifera o su conti correnti senza remunerazione. Negli ultimi anni, a fronte di tassi di interesse crescenti e una maggiore cautela tra gli investitori, questi prodotti sono tornati a essere particolarmente apprezzati per la loro funzione di stabilità e gestione efficiente della liquidità .
Gli ETF monetari sono una variante moderna dei fondi monetari tradizionali: si tratta di fondi scambiati in borsa che replicano fedelmente l’andamento del mercato monetario sottostante, con tutti i vantaggi connessi alla negoziazione facile e alla trasparenza sulle commissioni. Anche in questo caso, il portafoglio è composto da strumenti a brevissimo termine e a basso rischio, mantenendo le medesime caratteristiche di sicurezza e liquidità .
In definitiva, per chi cerca la destinazione ideale dei propri risparmi senza esporsi a rischi rilevanti e mantenendo la possibilità di ottenere un rendimento superiore al semplice parcheggio della liquidità, i fondi monetari rappresentano una delle soluzioni più equilibrate. Vanno comunque utilizzati con consapevolezza, destinando solo una parte del proprio patrimonio a questo tipo di strumento, integrandoli eventualmente con altre strategie per proteggere il potere d’acquisto dall’inflazione e diversificare le fonti di reddito.